Il Compressore Multibanda è uno strumento spesso sottovalutato, ma per un ingegnere di Mix e Mastering, è uno strumento vitale.
La compressione multibanda va usata durante il Mix o durante il Mastering? Ci sono modi efficaci e semplici per sfruttare la potenza di un compressore multibanda?
In questo articolo ti spiegherò 7 modi pratici per iniziare a migliorare i tuoi Mix con la Compressione Multibanda. I vantaggi sono numerosi: più controllo, più presenza sulle frequenze basse, più precisione sulla voce, e più chiarezza nella parte alta dello spettro.
Se vuoi davvero utilizzare il Compressore Multibanda come un professionista, sei nel posto giusto.
1. Controllare meglio la Voce
Cominciamo con l’elemento più importante del mix: la Voce.
Ci sono numerosi modi per utilizzare la compressione multibanda sulle voci. Il problema di usare solo l’EQ per regolare la voce è che un equalizzatore è statico, ma le linee vocali variano di tono nel tempo. Ogni volta che un cantante cambia registro, o applica un vibrato alla propria voce, il tono cambia.
Basarsi solo sull’EQ per rimuovere le parti più brutte da un voce, può rovinarla in altre sezioni.
Facciamo un esempio: Supponiamo di tagliare il range di frequenze 200-500 Hz perché il suono di voce è un po’ impastato. Ma poi, il vocalist si muove su un’ottava sopra per il ritornello, e improvvisamente la voce sembra sottile e debole perché si è tagliato il corpo del suono, che lo rende più caldo.
La soluzione migliore è invece quella di utilizzare un compressore multibanda per ridurre le frequenze 200-500Hz soltanto quando diventa un problema. E’ più efficace regolare le bande del compressore finché non si individua l’intervallo desiderato, quindi regolare la soglia (Threshold) finché il compressore non lavora solo sulle frequenze problematiche. Non è necessario applicare alcun gain. In questo modo il ritornello verrà lasciato intatto. Il risultato sarà una voce più chiara nella strofa, ma piena e calda nel ritornello.
Puoi utilizzare questo approccio, anche per controllare i suoni sibilanti e nasali.
2. Aggiunta di bassi alla Voce
In questo caso, invece di controllare le parti più brutte di una voce, possiamo utilizzare la compressione multibanda per aggiungere più frequenze basse, in modo costante, alla voce.
Ricorda che le voci variano il proprio tono a seconda del registro, del vibrato e per una serie di altri fattori. A volte, quando un vocalist utilizza il falsetto, il tono diventa improvvisamente sottile e debole.
Invece di aumentare l’estremità bassa con un EQ, prova ad utilizzare il compressore multibanda per rendere più presente l’estremità più bassa dello spettro di frequenze. Puoi provare a comprimere tutto sotto gli 80-100Hz e applicare un leggero gain per portarlo allo stesso volume.
Ora, quando il vocalist si muoverà su una nota più alta, avrai ancora corpo sul suono, come nei registri inferiori.
3. Fare spazio alla Voce con il Sidechain
Ecco un altro modo per migliorare la Voce Lead con la compressione multibanda. In questo caso però non verrà compressa la voce.
Invece di caricare un compressore multibanda su tutti gli strumenti che competono a livello di frequenze con la Voce Lead (come chitarre, tastiere, cori di supporto), puoi impostare la Voce Lead come Sidechain.
Lo scopo, in questo caso, è quello di comprimere gli strumenti concorrenti quando entra la Voce. Questo da più spazio alla voce nel Mix. Ma invece di comprimere l’intero intervallo di frequenza, puoi comprimere solo le frequenze più importanti della voce.
Per esempio, supponiamo di avere una voce lead maschile che ha molta energia intorno ai 150Hz, e alla quale applichiamo un gain intorno ai 1000Hz per dare brillantezza. Puoi provare ad usare un compressore multibanda sulle tracce di chitarra e tastiere, applicando sulla banda tra i 100Hz e i 1.000Hz, l’effetto sidechain con input la traccia di voce. In questo modo, questi strumenti verranno compressi maggiormente in questo range di frequenze soltanto quando ci sarà la voce, mentre in assenza di questa, suoneranno in modo più naturale.
Puoi anche inviare tutte queste tracce ad un bus e comprimerle tutte insieme.
4. Rendere Cassa e Basso più precisi
Questo suggerimento è simile alla tecnica numero 2, in cui viene compressa l’estremità bassa della voce. Questa volta, però, puoi provare con il Basso o con la Cassa, e rendere questi suoni più aggressivi e precisi.
Prova a comprimere tutto sotto 100Hz. Puoi provare a comprimere di 7-10dB e modificare il gain per applicare lo stesso livello di volume. Otterrai così un suono più solido e facilmente controllabile.
5. Controllare i picchi di Batteria
Spesso si trascorre moltissimo tempo nel cercare di livellare i picchi sulle tracce di batteria, come Rullante o Toms. Infatti, una registrazione di batteria acustica, avrà inevitabilmente differenti livelli di picco durante il brano, perché per natura, il batterista li colpirà con intensità diversa.
Molti produttori tenteranno anche di individuare con un EQ la frequenza di risonanza, e di rimuoverla attenuando quel range di frequenze.
Ma c’è un modo migliore di operare in queste situazioni. Si può utilizzare un compressore multibanda per controllare tali frequenze, e regolare la Threshold, così si può disporre di uno strumento che controlla queste frequenze in modo più efficace.
Quando il suono sarà più forte, il compressore lo bloccherà, invece quando non ci sarà un picco, il compressore non farà nulla.
6. Ridurre il rumore degli strumenti a corda
Per fare questo a volte è più veloce usare un de-esser. Tuttavia un de-esser è una forma molto semplificata di un compressore.
Ma a volte ti serve più controllo. Ti è mai capitato di avere una sezione di archi o di chitarra con un rumore fastidioso?
In questo caso, trova le frequenze colpevoli con un EQ, quindi, utilizza un Compressore Multibanda in questa area. Anche in questo caso, meglio non modificare il gain.
7. Aggiungere più energia al Mix
Questo è un grande suggerimento per aggiungere più energia al tuo mix in pochi secondi.
La compressione parallela è un ottimo modo per aggiungere Punch e Brillantezza al tuo mix. Ma si può ottenere un risultato ancora migliore con la compressione multibanda.
Puoi caricare un compressore multibanda sul canale Master, e utilizzare due bande: una per le frequenze medio basse (tra i 200Hz e i 2.000Hz) e una per le frequenze medio alte (da 2.000Hz a 10.000Hz).
Prova ad applicare una riduzione di gain di 2-3dB utilizzando le stesse impostazioni su entrambe le bande. Applicare una leggera compressione in questi intervalli dovrebbe essere sufficiente per aggiungere energia al tuo Mix.
Come usare il Compressore Multibanda nel modo giusto
La compressione multibanda non è molto complicata da utilizzare, basta sfruttarla in modo strategico per ottenere grandi risultati.
Se vuoi veramente portare i tuoi mix ad un livello superiore devi implementare ciò che hai imparato in questo articolo.
Per aiutarti ad utilizzare queste strategie, abbiamo creato il Video Corso di Mix e Mastering dove, oltre all’uso del compressore, imparerai come utilizzare Limiter, EQ, Mandate Effetti Send/Return, Riverbero, Delay e molto altro.
Se ti è piaciuto questo articolo, condividilo e commenta qui sotto quello che pensi.
Seguici anche su Facebook!
Ciao Nicola, potresti spiegarmi se quando uso un multibanda in mastering, e come dici tu comprimere le medie e le alte poi devo metchare col gain o con l’output del vst? Non riesco a capire se devo merchare o meno quando uso il multibanda
Ciao Luca, di solito è opportuno regolare il multibanda in modo che il volume del suono non venga modificato, così da garantire un buon Gain Staging. Può essere comunque una scelta quella di regolare diversamente le varie bande, in base al risultato che vuoi ottenere.
Ciao, complimenti per le spiegazioni, non mi è chiara una cosa però, io uso un c6 della waves per attenuare certi range fastidiosi di frequenze tipo sulle alte dovrei usare un attack veloce? O devo far lasciar passare i transienti non mi è chiaro questo sul multibanda come settare attack e release.
Ciao Manuel, il transiente è l’attacco rapido di un suono. Ad esempio una percussione ha un attacco molto veloce, mentre una voce ha di solito un attacco più lento. Per preservare l’attacco, devi quindi regolare il compressore con un attacco lento, e questo dipende dal tipo di suono che stai trattando.
Se invece vuoi attenuare il transiente di un suono (ad esempio, perché è invadente nel mix), puoi usare un attacco veloce del compressore così da attenuare anche il transiente iniziale del suono.
La release è il tempo di rilascio del compressore appena il suono torna sotto la threshold. Anche questo parametro va regolato il base al tipo di suono che hai, e dal risultato che vuoi ottenere.
Ti consiglio di fare sempre delle prove, e valutare come preferisci che il compressore agisca.