Come usare il Gain Staging per migliorare i tuoi Mix

gain stagingCos’è il Gain Staing? Perché è importante comprendere i Livelli per migliorare il Mix?

In questo articolo vedremo come ottenere un corretto setup del Gain Staging, compreso il modo in cui lavorano i VU Meter, per aiutarti a migliorare il Mix dei tuoi dischi.

I tuoi mix sono deboli e poco brillanti? Privi di energia, con suoni impastati e non definiti?

Ottenere un mix chiaro e incisivo non riguarda solo l’elaborazione del suono e gli effetti: inizia con l’impostazione corretta dei livelli sulle tracce.

Probabilmente non hai utilizzato correttamente il Gain Staging nel tuo mix, un concetto audio basilare e cruciale, che può avere un enorme impatto sulla qualità delle Registrazioni e dei tuoi Mix.

Cos’è il Gain Staging?

La risposta sta nel nome stesso: è il processo di impostazione del livello ottimale (vale a dire il miglior “guadagno” possibile) in ogni fase del percorso del segnale.

Ai tempi dell’Analogico, questo comportava ritocchi di voltaggio con fader o manopole, per ottenere livelli adeguati. Ad esempio, quando inviavi un segnale in una macchina a nastro, utilizzavi i fader del canale e dei bus, per registrare al livello migliore possibile. Nel mondo analogico erano presenti anche Sibili o Ronzii, che costringevano gli ingegneri del suono a verificare attentamente il Gain Staging, per avere il suono più equilibrato possibile.

L’obiettivo era mantenere il segnale il più alto possibile, per non sentire il rumore di fondo, al fine di ottenere il miglior rapporto Segnale/Rumore.

Nel dominio Digitale, non c’è nessun Rumore di Fondo apprezzabile, specialmente se si lavora a 24 bit. Per questo motivo, spesso, si tende a tralasciare la ricerca di un corretto setup del Gain Staging dei nostri strumenti.

Per fare un esempio: se invii un segnale in un compressore, dovresti regolare la sua manopola di input per ottenere la giusta quantità di compressione, e dovresti anche usare la manopola di uscita (“makeup gain” o “output gain”) per compensare qualsiasi perdita risultante nel livello.

Se si registra uno strumento a un livello di volume troppo basso, e lo si aumenterà di volume successivamente, si aumenterà anche il Rumore di fondo della registrazione. Questo vale anche se lo si invia a un compressore che aumenterà tutta la banda. Quindi non si sfrutterà l’intera lunghezza della risoluzione digitale disponibile (i famosi 24 bit). Quando si ascolterà la registrazione tramite i diffusori, il segnale verrà nuovamente convertito in Analogico, e i “bit” inutilizzati causeranno una mancanza di chiarezza e di punch, ottenendo quindi un suono debole.

Se invece si registra a un livello di volume troppo alto, si potrà superare la soglia disponibile e il segnale non avrà più spazio. Nei punti di picco in cui segnale supererà questa soglia, questo verrà tagliato causando distorsioni.

recording

IMPORTANTE: Una registrazione non deve essere ne troppo bassa ne troppo alta.

A livello pratico è necessario controllare il livello delle proprie registrazioni, verificando i livelli di Input e di Output per mantenere un segnale più chiaro e alto possibile. Per fare questo è importante fare attenzione ai “picchi” del segnale che potrebbe distorcere soltanto in alcuni punti.

Quando si tenta di aumentare un segnale al di sopra di una certa soglia, ci si imbatte nella cosiddetta Headroom, cioè lo spazio che un segnale ha a disposizione prima di distorcere.

 

 

Cos’è la Headroom?

Un concetto fondamentale da comprendere per ottenere un buon Gain Staging, è la Headroom. Tecnicamente, Headroom è la quantità di guadagno disponibile prima che il sistema saturi o distorga.

Ogni sistema ha un proprio spazio definito. Se si tenta di registrare un segnale a un livello più alto che un sistema può gestire, il segnale supererà la soglia massima dando origine a clip cioè a una distorsione.

In dominio analogico, la Headroom è una cosa graduale, infatti puoi aumentare un segnale per ottenere un suono più caldo e compresso prima di arrivare alla distorsione. In dominio Digitale invece, non devi mai superare la soglia massima (0dBFS), perchè il suono distorcerà più facilmente, e la sua Headroom sarà limitata.

E’ necessario quindi ricercare il punto di maggior equilibrio tra il livello di ingresso apprezzabile, e la sua distorsione, che è il vero obiettivo del Gain Staging.

headroom gain staging

Gain Staging Digitale

Come abbiamo detto, l’audio digitale elimina il problema del rumore di fondo, soprattuto se si lavora a 24 bit. Anche creare headroom è estremamente importante per ottenere un Mix pulito e incisivo.

Nel dominio digitale dobbiamo rispettare il limite dello 0dbFS, ossia 0 decibel Full Scale. Qualsiasi segnale che supererà questo livello verrà tagliato generando una distorsione. Fino al quel punto saremo in grado di ottenere un segnale lineare.

Tuttavia dobbiamo stare molto attenti a come configuriamo i nostri plugin. Perchè? Ecco un esempio:

Se entro con un segnale pulito in un compressore, e esco con un segnale distorto (che viene segnalato dal Meter del canale), significa che il compressore aumenta troppo il volume. Istintivamente si abbassa il volume del canale. Così facendo, il segnale sarà più basso di volume (e il meter non segnalerà la distorsione), ma sarà comunque distorto, perché esce già distorto dal compressore. La soluzione giusta è quella di abbassare l’Output Gain o il Makeup Gain del compressore.

Questo tipo di errori, a lungo andare, causeranno suoni saturi, privi di dinamica, e il nostro mix sarà compromesso con suoni impastati e poco chiari.

SOLUZIONE: è necessario controllare plugin per plugin, il livello del segnale in ingresso e il livello del segnale in uscita. E regolare il livello di uscita direttamente da ogni plugin.

 

Come ottenere un buon Gain Staging

Registrare e Mixare ai giusti livelli, ti permette di ottenere un Mix finale pulito, e arrivare al Mastering in modo serio e professionale.

Distinguiamo prima di tutto le fasi di una sessione audio:

1. Quando registri uno strumento musicale, sei in dominio Analogico

2. Questo segnale viene convertito in Digitale per essere utilizzato sulla tua DAW

3. Quando lo ascolti sui tuoi Studio Monitor, il segnale viene nuovamente convertito in Analogico

Tutte queste fasi sono soggette ai problemi descritti fino ad ora, e per evitarli è meglio rispettare alcuni livelli standard:

  • Il dominio analogico utilizza la scala dBVU (decibel Volume Unit)
  • Il dominio digitale la scala dBFS (decibel Full Scale)
  • Il rapporto tra queste scale è: 0dBVU = -18dBFS

In dominio analogico possiamo superare lo 0dBVU senza causare immediate distorsioni, mentre in dominio digitale non dobbiamo superare lo 0dBFS.

Quindi, durante una registrazione audio, cerca di ottenere una registrazione con un livello medio intorno ai -10dBFS, evitando di superare il picco dei -6dBFS. In questo modo potrai avere un buon rapporto sul segnale, e sufficiente headroom per il mix.

Non è sempre facile raggiungere questo punto esatto quando si registra, quindi è necessario regolare il gain per ogni canale all’inizio di ogni mix.

 

tutorial mix e mastering

 

Come applicare il Gain Staging ai tuoi Mix

Il modo migliore per ottenere un buon Gain Staging, consiste nel regolare il Gain in Ingresso e il Gain in Uscita di ogni plugin.

Regola semplicemente il gain in uscita finché otterrai lo stesso livello di picco con/senza plugin.

Puoi ad esempio basarti sul Meter del canale: attiva/disattiva il Bypass del plugin e verifica che il livello di picco indicato dal Meter non cambi. In questo modo puoi assicurarti che un plugin lavori in modo naturale, senza alterare il volume del segnale.

Ripeti questo passaggio per ogni plugin e per ogni singolo canale.

Ogni volta che si applica un plug-in, è necessario verificare che non si stia aumentando o diminuendo il volume del canale. Se succede, usa il controllo del Gain in Uscita, per regolare il livello di conseguenza.

Ecco un esempio: applicare molti tagli di frequenza con un EQ ridurrà il volume del canale. Per compensare, è necessario aumentare il gain in uscita dell’EQ.

Molti produttori regolano tutte le tracce a -18dBFS prima di iniziare a lavorare. Una volta registrato uno strumento Audio/MIDI, prima di fare qualsiasi altra cosa, puoi caricare un plugin che si occupa solo di regolare il Gain, e assicurati che il segnale indicato dal canale si aggiri intorno ai -18dBFS.

Solo dopo queste operazioni, puoi iniziare a bilanciare il volume usando il fader del canale. A questo scopo è consigliato utilizzare il Meter in modalità Pre-Fader, in questo modo potrai visualizzare il livello di picco del canale, indipendentemente da come è regolato il fader volume.

Conosci i tuoi Meter: VU Meter e Peak Meter

Uno dei modi migliori per vedere rapidamente se un segnale sta superando un livello, è utilizzare effettivamente un VU meter.

La maggior parte delle DAW non ha VU Meter (che indicano il livello analogico dBVU) ma solo Peak Meter (che indicano i livelli di picco dBFS).

I VU Meter erano utilizzati dai tecnici audio sulle apparecchiature analogiche prima dell’era digitale. Sono diversi dal Peak Meter standard perché hanno una risposta più lenta: misurano quindi il livello medio, piuttosto che segnalare ogni picco minimo individuale.

Se stai cercando un VU Meter da integrare alla tua DAW, ti segnalo il plugin mvMeter2 di TBProAudio che puoi scaricare Gratuitamente cliccando qui: FREE DOWNLOAD

vu meter gain staging

Quello che puoi fare è mettere questo VU Meter nella parte superiore della tua traccia per monitorare il livello del segnale. Dato che è un VU Meter, il punto da calibrare sarà in realtà lo 0dBVU, piuttosto che -18dBFS. Puoi regolare il gain manualmente oppure puoi premere un tasto perché il plugin si tari automaticamente.

Che cosa indica il VU Meter

Peak Meter

VU Meter

I VU Meter esistono da moltissimo tempo, dagli anni ’30, in effetti. Si chiamano VU meter, dove VU è l’abbreviazione di “Volume Unit”, e le versioni hardware sono state a lungo incorporate nelle console di mixaggio analogiche e nei processori di segnale.

A differenza dei misuratori di picco su scala reale (Peak Meter), i VU Meter sono lenti in base alla progettazione. Lo stesso vale per l’udito umano, che si comporta più come un VU Meter che come un misuratore di picco. Il tempo di risposta relativamente lento di un VU meter (in genere circa 300 millisecondi) fa la media di molti picchi brevi, offrendo un’espressione più realistica dei cambiamenti di livello che si verificano durante la riproduzione della musica.

Come calibrare il VU Meter per un corretto Gain Staging

Non è semplice sapere quanto è forte un segnale. Ecco perché, se utilizzato in una DAW, un VU Meter deve essere calibrato su un livello di riferimento digitale. Ad esempio, se -18dBFS vengono visualizzati come 0dBVU, allora hai 18 dB di margine.

Questo è quanto spazio hai per giocare con il tuo segnale. -18dBFS è in effetti il ​​livello di riferimento consigliato dalla maggior parte degli ingegneri audio professionisti. Se lo imposti molto più in basso i segnali intorno a 0 VU mancheranno di punch e definizione; se lo imposti molto più in alto, quegli stessi segnali potrebbero distorcere.

Il VU Meter consente di specificare il margine di headroom desiderato, e offre la possibilità di ritardare l’attività in modo che i meter su bus diversi appaiano allineati nel tempo anche se tali bus presentano latenze variabili.

Utilizzare il VU Meter aiuta tantissimo ad ottenere un setup corretto per il Gain Staging.

mix gain staging

Conclusione

In definitiva e i VU Meter ti consentono di misurare ciò che ti interessa, piuttosto che continui picchi, offrendoti una migliore comprensione delle dinamiche del tuo mix e favoriscono un Gain Staging ottimale.

Questo non significa che puoi rinunciare alla misurazione in scala reale dBFS. Devi comunque evitare il clip che si verifica oltre lo 0dBFS, per questo hai bisogno di usare anche misuratori di picco, per ottimizzare il segnale e avere un ottimo rapporto di Gain Staging.

Prova a utilizzare una combinazione di entrambi i tipi di meter (VU Meter e Peak Meter). Quasi certamente otterrai risultati migliori, e il Gain Staging dei tuoi dischi migliorerà, così come i tuoi Mix.

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53 commenti su “Come usare il Gain Staging per migliorare i tuoi Mix”

  1. Ciao Nicola, complimenti davvero per il tuo lavoro, sei sempre super esaustivo e professionale. Volevo chiederti: io uso Logic. Quando devo registrare una chitarra elettrica e per esempio apro un plugin per una chitarra distorta che include già EQ, COMP ecc.. nel momento in cui faccio partire la registrazione a che livello devo avere il segnale che vedo nel gain della traccia? -18? Grazie e scusa il dubbio

    1. Ciao Silvio, grazie, sono contento che i nostri articoli ti siano utili. La cosa migliore per ottenere un buon rapporto segnale/rumore, è avere un livello di picco compreso tra i -6 e -3 dBFS. Se registri a -18 poi dovrai alzare la registrazione, e aumenterà anche il rumore di fondo. Se inserisci dei plugin sul canale, fai il test del volume bypassandoli, e nel caso metti la traccia in Pre-fader, così da visualizzare il livello del segnale pulito.

  2. Ciao e grazie per l’articolo. Non mi è chiara una cosa e spero di non fare confusione.
    Uso Cubase Pro 9 per la composizione e poi ultimato il lavoro esporto tutto per il mix/master che si farà su logic.
    Su Cubase uso solo virtual instruments e quindi lavoro via MIDI. Utilizzo principalmente orchestre digitali e quindi il volume lo ottengo sfruttando la dinamica, mi ritrovo così spesso ad avere suoni con dinamica bassissima e quindi un volume molto basso oppure il contrario. Vorrei sapere se il gain staging vale anche per la fase compositiva su Cubase come nel mio caso (e quindi prima di esportare le tracce come file audio devo assicurarmi che il valore di ciascuna si aggiri intorno a -18dbFS) oppure posso esportare comodamente come file audio le mie tracce istruments senza badare a riferimenti di picco e poi su Logic portare tutto a -18dbFS. Grazie in anticipo

    1. Ciao, è meglio ottenere un buon volume già in fase di composizione, così da non trovarsi troppo bassi in fase di mix e mastering. Lo devi fare prima, su Cubase. Altrimenti se alzi il volume alla fine, corri il rischio di aumentare anche il rumore di fondo. Devi trovare un tuo punto di equilibrio, e questo dipende anche dal genere del brano. I -18dbFS vanno guardati sul canale Master (non sui singoli canali), ma secondo me puoi stare anche un pochino più alto. Per iniziare la fase di Mastering invece non devi superare i -6dbFS sul canale Master.

      1. Grazie mille per la risposta, ma sono confuso.. quando esporto in audio le mie tracce instruments che livello di picco ottimale devono avere le singole tracce?

        1. Se esporto ogni singola traccia con un valore di picco di -6dbFS per esempio e carico tutto su logic, poi devo fare il gain staging portando le singole tracce a -18dbFS? (utilizzando per esempio la funzione normalize region gain)

          1. Ciao, devi guardare il livello sul canale Master, non sulle singole tracce. Quando fai i volumi, ogni traccia avrà il suo, in modo che lo strumento suoni equilibrato nell’insieme. Sulle singole tracce verifichi che nessuno strumento sia in clip o abbia problemi, ma il livello generale va guardato sul canale Master, che è la somma di tutti gli strumenti.

          2. Ti ringrazio, ma quando esporto le tracce in audio quindi le esporto con i volumi che ho fatto? anche se sono bassi? per alcune tracce perlomeno…

          3. Si, esattamente. Ogni traccia avrà il suo volume, in modo che sia equilibrata con il resto degli strumenti.

  3. Ciao Nicola e complimenti per l’ articolo … mi sono letto tutti i messaggi e risposte ma poi mi sono riperso.
    Ho capito che:
    – tracce audio, midi, VST Instrument ecc tutti a -18dbFS in ogni traccia
    – il tutto si andrà a sommare e sul Master Bus dovremo rimanere intorno max ai -6dbFS.
    Ma in tutto ciò parliamo di livelli di picco o RMS ? Sia per ogni traccia che sul Master Bus ?
    Grazie anticipatamente
    Erick

    1. Ciao Erick, quando parliamo di dBFS, intendiamo Decibel Full Scale, quindi livelli di picco.

      I -18dBFS sulla traccia, servono solo come punto di inizio, per non andare subito in clip quando si comincia a produrre. Poi sulle singole tracce il livello salirà sicuramente, ma non devi mai andare in clip.

      Sul Master invece, non dovresti mai superare i -6dBFS in fase di Mix, in modo da avere abbastanza Headroom per fare il Mastering, che ti ricordo deve avere un livello di picco di -1dBFS, che è lo standard oggi per le principali piattaforme online.

      1. Ok perfetto … Te lo chiedevo perchè a me avevano solo consigliato di partire sempre con la Kick a -12 di picco e sommando tutto il resto di non superare i -6 a mix finito … ma di tutte le altre tracce le quali comunque dovevano essere a -18 non mi avevano mai dettonulla … ma è una cosa che poi ultimamente ho riscontrato anche in vari video … Per fortuna con il tuo articolo in Italiano mi hai delucidato ancora di più …
        Grazie
        Erick

          1. Scusa se ti disturbo ancora, ma mi occorrerebbe altra delucidazione … :
            Se io metto ogni traccia a -18dbFS, mi ritrovo con alcuni strumenti che suonano veramente alti … tipo un clap o un hi hat a -18dbFS rispetto ad un Kick mi suona altissimo e lo dovrò andare ad abbassare parecchio …
            qualcosa mi sfugge ???
            Grazie
            Erick

          2. Ciao Erick, -18dBFS è il punto di partenza, e serve per non saturare subito il Master. Poi è normale andare a fare il bilanciamento, e regolare i volumi dei vari strumenti, non c’è nulla di sbagliato.

  4. Ciao, ma il livello corretto per registrare la voce qual è? Io sto a massimo – 10 di peak? Solo che non capisco se durante il gainstaging poi la mia take va alzata col clipgain oppure va lasciata così com’è per non aumentare il rumore di fondo

    1. Ciao Mauro, durante il recording dovresti registrare con un livello di picco compreso tra i -3 e -6 dBFS, così da avere un buon rapporto segnale/rumore, e un corretto bilanciamento per il mix. Se quando alzi il volume si sente anche il rumore di fondo, significa che hai registrato ad un volume troppo basso, ma potrebbe dipendere anche dal modo in cui hai registrato e dall’attrezzatura. -10 dBFS è comunque un po’ troppo basso.

      1. Okok, ho una semplice scheda audio focusrite quindi mi consigli di registrare tra i – 6 e – 3 di peak, e in caso poi abbassare col cipgain giusto la take quando faccio gainstaging? Perché sennò si alzerebbero ancora di più i peak,

        1. Una volta registrata la voce, dovrai inserire almeno un compressore. In questo modo il segnale sarà più stabile, e quindi più facile da controllare. A quel punto potrai alzarla o abbassarla in base al tipo di cantato e in relazione agli altri strumenti.

          1. Dipende dallo strumento, da come lo hai registrato, da quale risultato vuoi ottenere, ecc. Sicuramente può aver senso utilizzare un compressore come primo strumento per stabilizzare il segnale, così da andare a regolarlo con più facilità.

  5. Intanto complimenti per l’articolo molto chiaro e ben spiegato.
    Ho un dubbio su alcune cose che non mi sono chiare: Utilizzando solo strumenti VST, inserisco il VUmeter su ogni traccia affinché ognuna di esse sia a 0dbVU. Quando inserisco compressori cerco di rimanere sempre con un volume di uscita della traccia a 0dbVU, è giusto come procedimento? Purtroppo però quando inserisco reverberi, ovviamente, la traccia non riesce a stare intorno ai 0dbVU. Dunque, se ho capito bene, ogni singola traccia processata ( con eq, compressore, reverb, saturatore ecc) deve essere sempre a 0dbVU?
    Inoltre, leggendo alcuni commenti non mi è chiaro perché devo mettere il VU meter sul master.
    Anche sul master il volume totale del mix deve stare intorno ai 0dbVU?
    Che differenza c’è “orientarsi” con un Vu meter piuttosto che “orientarsi” con un Pink Noise?

    1. Ciao Gab, utilizzare i VU Meter a 0dBVU, ci permette di sapere che a livello digitale abbiamo ancora 18dB di headroom, cioè di margine per lavorare sulla dinamica. Inoltre, avendo una risposta piuttosto lenta, indicano un valore medio del segnale, più realistico dei cambiamenti di livello. Mentre i Peak Meter indicano il livello di picco e segnalano una distorsione anche se questa avviene solo per un istante.

      Puoi utilizzare questo meter sui canali ma anche sul Master, sempre per lo stesso motivo.

      1. Si, questo l’avevo capito…in effetti anche nell’articolo è spiegato bene.
        Intendevo dire: in sostanza quando processiamo una traccia (che sia VST o meno) dobbiamo tener presente sempre lo 0dBVU, dico bene? Provo a spiegarmi meglio: Una traccia con un EQ, Compressore, e saturatore deve stare sempre intorno ai 0dBVU anche se processata?

        L’altra domanda riferita al Master era: Dal momento che sul master le tracce processate si sommano, anche qui dobbiamo mantenere un livello di 0dBVU? Poichè io so che sul master la regola è tenere tutto il mix intorno ai -6dBFS

        1. Caio Gab, ora la tua domanda è più chiara.

          Il Gain Staging consiste proprio nel controllare il volume di uscita da ogni processore, e mantenerlo piuttosto costante.

          Se aggiungi altri processori del segnale (Es, Compressore, ecc.) è normale che il segnale vari un po’, superando lo 0dBVU, e aumentando quindi il volume, ed è parte del lavoro di Gain Staging cercare di controllare correttamente la headroom. In fase di Mix questo processo può variare, infatti è normale alzare e abbassare i vari strumenti, ma è comunque giusto cercare di rimanere intorno a quel range, anche se alcuni strumenti saranno più alti, e altri più bassi. Questo ti consente di avere molta headroom in fase di Mastering.

          Per il canale Master dici bene, ed è corretto in fase di Mix rimanere intorno ai -6dBFS sul Master, così da poter sfruttare tutta la headroom per il Mastering. In questo caso quindi, il VU Meter sul Master serve a monitorare il segnale con un’unità di misura diversa rispetto ai meter disponibili nella DAW, e questo ci aiuta a capire meglio il flusso del segnale, i suoi picchi e le caratteristiche.

          Spero di essere stato più chiaro, fammi sapere.

  6. Ciao, complimenti per l’accuratezza degli argomenti, trattati, posso chiederti una cosa, io quando mixo tutto assieme in una sessione strumenti + voce, seguo sempre un vumeter sul master, ma a volte mi capita che quando subentrano kick e 808 assieme pur abbadsandoli col fader ol vumeter arriva a +4 come faccio ad evitare questo? O è giusto come valore anche +4 dbvu?

    1. Ciao Marco, in fase di mix, sul Master non devi superare i -6dbFS. Se vai sul rosso, dovresti abbassare ancora tutti i volumi. Se vuoi, dal mixer, puoi caricare su ogni canale in insert un utility per abbassare il Gain di -18db. In questo modo tutti i livelli saranno a -18db con il canale del mixer a 0db.
      In questo modo avrai più escursione sul fader di ogni canali, e potrai stare tranquillamente a -6dbFS sul master.

      1. Ok quindi all inizo abbasso tutti i canali con un vst di gain a – 18dbfs, ma kick e 808 non posso lasciarli a – 18dbfs possono arrivare anche a +8 di solito.. O devo lasciare a – 18dbfs solo i canali delle voci?

          1. Ciao Nicola, io preferisco fare gainstaging direttamente col clipgain delle singole tracce, calibrando lo 0dbvu con un vumeter sul master, senza portare prima tutti i canali a -18dbfs, è sbagliato come metodo?

          2. Ciao Giovanni, può andare bene, l’importante è che questo non causi un aumento del noise di fondo. Il gain staging è il processo, e si svolge in più fasi, non soltanto all’inizio della catena.

  7. Ciao, io faccio il gainstaging iniziale) un balance iniziale) prima di mixare, porto tutti i canali a – 18dbfs, tranne quello del beat che può variare. Dopodiché inizio a mettere i vst, sui canali della voce, è giusto come metodo? Ps. Ti segnalo un vst che porta automaticamente la traccia a – 18dbfs (lasciando i fader a 0)si chiama Vumetermk3.

    1. Ciao Luca, portare tutti i canali a -18dBFS va bene per poter avere abbastanza headroom durante la fase di produzione.
      Puoi farlo su tutti i canali, non serve escludere il Beat o altri strumenti. Dopodiché inizierai a comporre e modificare i singoli volumi dei canali.

      La gestione del segnale è un processo continuo, quindi devi fare attenzione al Gain Staging in tutte le fasi di produzione, dalla composizione al mix e mastering.

      1. Ok grazie, ma a me a volta capita premetto che mixo in digitale, di arrivare a mix finito a +3 dbvu per equilibrare bene i suoni (beat e voci af esempio? Va bene lo stesso o è un valore troppo alto +3dbvu, perché se dovessi rispettare lo 0dbvu a volte mi torvo squilibri tipo la voce più alta del beat, quindi devo equilibrare il tutto ad orecchio.

  8. Ottimo consiglio, volevo chiedere se il vumeter va calibrato sul canale master con solo i canali delle voci, o anche con il beat? Cioè per intenderci lo 0dbvu deve essere raggiunto nell insieme di tutti i canali voce + beat o solo voci?
    Grazie

    1. Ciao Manuel,
      Normalmente si utilizza sul canale Master, e puoi usarlo per monitorare solo le voci, solo il Beat, o tutte le tracce insieme. E’ un’unità di misura. Lo 0dBVU si calcola sempre su tutte le tracce, altrimenti misureresti solo il segnale parziale.

  9. È il primo articolo che leggo con una risposta chiara alla domanda: quanto deve essere forte un segnale durante un mix!
    Ti faccio un gran complimento per come l’argomento è trattato e quanto sia “utile”.
    Grazie.

  10. Grazie , ok proverò con il tuo consiglio e metterò sul premaster il VUmeter che hai consigliato è corretto ho lo metto direttamente sul Master ?
    Grazie ancora gentilissimo !

  11. Uso Ableton 10 e su ogni canale metto subito un utility a -15 che poi regolo e un eq8 e solo dopo metto la catena di plugin vst nativi o non ….facendo così è un buon modo? poi faccio dei gruppi di solito ho Kick & Bass, Drums , Synth, Fx questi gruppi li mando ad un canale buss che lo chiamo premaster che va poi di conseguenza al master è giusto o sbagliato come processo?

    1. Ciao Matthew, si, è corretto, e va bene anche raggruppare gli strumenti. Per mantenere il Gain sotto controllo devi sempre monitorare i livelli. Puoi farlo in modo preciso anche utilizzando i meter del mixer in Pre-Fader.

  12. Ciao Nicola, innanzitutto complimenti, mi e’ piaciuto molto questo articolo.. sicuramente ne leggero’ altri , trovo il tutto molto interessante.. Complimenti!!

    Volevo chiederti, per quanto riguarda il VU Meter:

    A tuo avviso e’ possibile utilizzarlo in pre-mixaggio su ogni canale, calibrando cosi’ il proprio gain su tutti i suoni per ottenere la migliore resa del volume Medio (VU), (curandosi ovviamente che i picchi non clippino) e solo successivamente iniziare a lavorare sulla Volumetrica partendo dai -18dBfs …. ?

    1. Ciao Giovanni, grazie, sono contento che l’articolo ti sia piaciuto.
      Generalmente è meglio ridurre immediatamente i volumi del mixer a -18dbFS, così da avere abbastanza headroom, infatti caricando plugin e lavorando sul mix, il volume si alzerà inevitabilmente. Puoi utilizzare il VU Meter su ogni canale se vuoi monitorare il livello, ma devi comunque utilizzare anche un misuratore dei livelli di picco, perché il VU Meter ha una risposta più lenta e potrebbe non individuare i picchi.
      Durante il Mix puoi anche lavorare con i meter della tua DAW in Pre-fader, così da monitorare il segnale reale in ingresso.

      1. Grazie Nicola, chiarissimo e gentilissimo.. 🙂

        Ho scaricato il MVMeter2 della TB ProAudio che hai consigliato.
        Davvero interessante.

    1. Ciao Luciano, certamente! Il VU Meter è importante per qualsiasi DAW. Ti aiuta a capire velocemente i livelli, e ad ottimizzare i tuoi progetti in base alla sua risposta.

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